Nel caso di investimenti in beni strumentali 4.0, l’acquisto e la semplice messa in funzione del bene non sono sufficienti ai fini dell’accesso al beneficio fiscale. Per questi beni, la legge impone il rispetto di requisiti ulteriori, principalmente in ragione del maggiore beneficio riconosciuto.

Per poter usufruire del credito d’imposta 4.0, i beni devono essere interconnessi, cioè scambiare informazioni con altri sistemi interni ed esterni tramite una connessione basata su standard documentati e universalmente riconosciuti. Inoltre, i beni devono essere identificati univocamente, in modo da riconoscere l’origine delle informazioni.

 cinque requisiti obbligatori sono elencati nel seguito:

  • controllo per mezzo di CNC e/o PLC;
  • interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program (l’E.R.P. è preferibile);
  • integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
  • interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive;
  • rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.

Inoltre tutte le macchine sopra citate devono essere dotate di almeno due tra le seguenti caratteristiche per renderle assimilabili o integrabili a sistemi cyberfisici:

  • sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
  • monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo;
  • caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo.

Con riferimento, invece, ai sistemi e ai dispositivi di cui ai precedenti punti 2) e 3), il rispetto delle caratteristiche c.d. “5+2” non è essenziale, essendo necessaria esclusivamente l’interconnessione del bene al sistema informativo di fabbrica.

La Circolare 9/E del 23 Luglio 2021 chiarisce che il rispetto delle 5+2 caratteristiche tecnologiche e del requisito dell’interconnessione, dovranno essere mantenute in essere per tutto il periodo di godimento dei benefici fiscali. Pertanto, ai fini dei successivi controlli, è cura dell’impresa beneficiaria documentare, attraverso un’adeguata e sistematica reportistica, il mantenimento delle caratteristiche e dei requisiti richiesti per tutto il periodo di fruizione del beneficio.

COME DIMOSTRARE IL MANTENIMENTO DEL REQUISITO DELL’INTERCONNESSIONE NEL TEMPO?

L’integrazione automatizzata e l’interconnessione permettono la lettura di una serie di dati dalla macchina, sia relative allo stato dell’ordine di produzione come il numero di pezzi prodotti, lo stato di avanzamento dell’ordine, la quantità di scarto, ecc., sia connessi allo stato fisico della macchina come la temperatura o la velocità.

Tutti questi dati, essenziali per il monitoraggio della produzione e l’ottimizzazione dei processi, sono registrati nei log o negli archivi dei movimenti connessi all’attrezzatura e sono uno strumento utile a dimostrare la permanenza dei requisiti dell’integrazione e dell’interconnessione anche in un momento successivo alla prima installazione del bene.

La perdita di anche un solo requisito può causare la revoca del credito d’imposta 4.0.