Fatturazione elettronica B2B in Romania
ll Governo ha emesso il decreto governativo 120/2021 che stabilisce le basi ed il quadro operativo del sistema nazionale di fatturazione elettronica. Nel caso della fattura elettronica B2B, il decreto governativo 130 pubblicato il 17/12/2021, introduce l’obbligo di emissione da luglio 2022 per le imprese la cui attività è legata a categorie merceologiche ritenute ad alto rischio di evasione fiscale. Queste categorie vengono definite nella Ordinanza ANAF 12/2022 pubblicata il 06/01/2022 e sono frutta e verdura, alcolici, nuova edilizia, prodotti minerali, abbigliamento e calzature.
La Romania è ancora in attesa dell’autorizzazione della CE per applicare una misura speciale di eccezione alla Direttiva 2006/112/CE e rendere obbligatoria l’emissione e l’invio di fatture elettroniche per tutte le transazioni B2B. In questo caso, sarà l’ANAF a stabilire, entro un termine massimo di 30 giorni, le categorie di imprese e le date di decorrenza dell’obbligo per ciascuna categoria.
Fatturazione elettronica B2G in Romania
La fatturazione elettronica per le transazioni B2G sarà ufficialmente obbligatoria in Romania a partire dal 1° luglio 2022, come pubblicato nella Legge 139/2022 (17 maggio 2022). Pertanto, tutte le operazioni effettuate con gli enti pubblici rumeni devono emettere fatture elettroniche attraverso il sistema nazionale di fatturazione RO e-Factura in formato UBL 2.1.
Come funziona la piattaforma RO E-Factura?
La piattaforma RO e-Factura è disponibile da novembre 2021 sia per lo scambio di fatture con le pubbliche amministrazioni (B2G) che tra aziende private (B2B). La piattaforma è disponibile per inviare e scaricare fatture I destinatari avranno 60 giorni di tempo per scaricare le fatture.
Attualmente, per poter utilizzare la piattaforma RO e-Factura, è necessario che sia l’emittente che il destinatario delle fatture siano registrati. Tuttavia, nel caso di aziende che devono emettere fattura elettronica obbligatoria a partire da luglio 2022, per i destinatari non è necessario essere registrati nella piattaforma. Tuttavia gli emittenti dovranno mettere a disposizione dei destinatari le fatture secondo quanto previsto dall’articolo 319 della Legge 227/2015 sul Codice Fiscale, nella sua versione modificata.
Le fatture devono essere generate in un formato XML predefinito in conformità con lo standard RO_CIUS.
Dopo l’invio telematico della fattura elettronica, la piattaforma assegnerà alla fattura un numero identificativo. Il sistema eseguirà varie validazioni sui documenti, sia sintattiche che semantiche.
Una volta convalidata, il sistema genererà una risposta automatica e, se la convalida è corretta, verrà applicata la firma del Ministero delle Finanze che garantisce che non siano state apportate modifiche al contenuto della fattura stessa.
Sia gli emittenti che i destinatari devono conservare le fatture elettroniche per almeno 10 anni.
La Romania scommette sulla digitalizzazione fiscale
Da quando è entrato in carica, il ministro delle Finanze Dan Vîlceanu ha affermato che uno dei suoi obiettivi più importanti è la trasformazione digitale del rapporto tra il settore privato e l’amministrazione tributaria.
“La digitalizzazione riguarda sia la tecnologia che le persone. Ci auguriamo che i dipendenti del sistema pubblico facciano questo salto e rispondano in maniera rapida alle attuali richieste dei cittadini. Puntiamo a un cambio di paradigma per garantire un approccio proattivo al rapporto tra istituzioni statali e cittadini in ambito tributario. Il sistema di fatturazione elettronica del Ministero delle Finanze è il catalizzatore del cambio di paradigma nella pubblica amministrazione. La trasparenza della spesa di denaro pubblico e la digitalizzazione dell’interazione tra settore pubblico e privato sono obiettivi che perseguiamo da quando siamo stati eletti e l’attuazione del sistema è la prova che li stiamo realizzando“, ha affermato il ministro del Tesoro, Dan Vîlceanu.
Fonte: EDICOM News